Il Museo della Civiltà Romana ha una fisionomia peculiare nel vasto e articolato panorama dei Musei di Roma. Infatti, il materiale in esso conservato si compone in massima parte di riproduzioni.
Nelle 59 sezioni del Museo, tutti gli aspetti della civiltà romana antica: una raccolta imponente di calchi da originali conservati in tutti i musei del mondo, oggi distrutti o danneggiati, e di plastici ricostruttivi di monumenti sparsi in tutta l’area dell’impero romano.
Il Museo della Civiltà Romana, inaugurato nel 1955, illustra nelle 59 sezioni tutti gli aspetti della civiltà romana antica con una raccolta imponente di calchi da originali conservati in tutti i musei del mondo, oggi distrutti o danneggiati, e di plastici ricostruttivi di monumenti sparsi in tutta l’area dell’impero romano.
Il primo nucleo delle collezioni risale alla mostra archeologica organizzata nel 1911 nell’ambito delle manifestazioni per il cinquantenario dell’unità d’Italia. L’interesse dei materiali raccolti indusse gli organizzatori ad esporli in modo permanente.
Le prime 14 sezioni delineano una sintesi storica di Roma dalle origini al vi secolo d.C.. Da segnalare il pronao del tempio di Augusto ad Ancyra (odierna Ankara) con il testo del testamento spirituale dell’imperatore Augusto. Le restanti 45 sezioni sono dedicate agli aspetti della vita pubblica, religiosa, economica, militare e anche privata. Simboli del museo conosciuti in tutto il mondo sono il grande plastico ricostruttivo della Roma all’età dell’imperatore Costantino ed i calchi della colonna Traiana fatti eseguire da napoleone III.
Il valore e il fascino di questo grande museo sta nell’essere l’unico museo al mondo a raccontare nella sua completezza la civiltà romana antica, nel valore documentario dei calchi eseguiti su originali, e nella capacità di offrire la ricomposizione originaria di molte grandi opere attualmente smembrate tra diversi musei.